Dolore ad Angri per la morte di Giacomo Stucchio, aveva 44 anni
Dolore ad Angri per l’improvvisa scomparsa del 44enne Giacomo Stucchio. La notizia della sua prematura scomparsa sta facendo, in queste ore il giro della città. Giacomo era un giovane atleta della società A.S.D Cross Fit Enjoy ed era reduce il giorno prima dalla finale di Coppa Italia di di Sthenathlon a Rimini. Attonico il sindaco Cosimo Ferraioli sui social: “Un altro giovane angrese che se ne va troppo presto e senza apparente motivo. Non lo conoscevo personalmente, ma il dolore che ha colpito la sua famiglia e chi gli era vicino è il dolore di tutta la nostra comunità. È proprio l’abbraccio di una città intera che può portare un po’ di conforto. Spero arrivino le mie più sentite condoglianze, soprattutto alla moglie e al figlio, e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Riposa in Pace, Giacomo”. Il presidente federale Alberto Miglietta ed ilsegretario generale Francesco Bonincontro, in nome di tutta la FIPE (Federazione Italiana Pesistica), del Consiglio Federale e della Segreteria Federale, partecipano “con enorme dolore nel cuore al lutto che ha colpito ieri la nostra comunità: un Atleta campano della Società A.S.D. CROSS FIT ENJOY, Giacomo Stucchio, reduce il giorno prima dalla finale di Coppa Italia di Sthenathlon a Rimini, è deceduto improvvisamente, lasciando costernati i familiari, i compagni di squadra ed ovviamente tutto il mondo federale. In accordo con la Società stessa e con tutti i presenti, si è deciso di continuare la gara anche nella giornata di domenica per onorare in ogni caso la memoria di Giacomo, atleta esperto e generoso, vittima di un destino tragico. La FIPE si stringe alla famiglia, alla società alla Regione Campania nel pensiero di Giacomo, che fino a sabato aveva onorato la propria passione agonistica e la propria voglia di vivere sul campo gara di Sthenathlon”.
Il segretario Miglietta: “Siamo una Comunità unita da valori e da sensibilità molto profonde, abbiamo atleti agonisti che sfidano sé stessi e i propri avversari per passione e piacere, ma eravamo pronti a rispettare il dramma che ha colpito il nostro atleta, sospendendo la gara della domenica; abbiamo allo stesso tempo condiviso con la società dell’atleta e con tutti i presenti la scelta di continuare la gara nel nome di Giacomo, una decisione sofferta ma di grande peso umano in un momento di enorme dolore ed incredulità”.





